E QUESTA SAREBBE LA STRATEGIA PER
RAGGIUNGERE ALTI LIVELLI DI DIFFERENZIATA?
QUESTO E’ IL MODO PER CONTINUARE
A RIEMPIRE DISCARICHE, USARE INCENERITORI E CREARE LA PERENNE SITUAZIONE DI
EMERGENZA CHE GIUSTIFICHERA’ OGNI SCHIFEZZA!
Leggete l’articolo e indignatevi!
Gli impianti guadagnano circa 3
milioni di metri cubi. Raccolta differenziata, “sanatoria” per le multe ai
Comuni inadempienti
Rifiuti, via libera alle
discariche extra large
Ampliamenti per Orvieto,
Magione e Città di Castello. Spoleto in esaurimento a metà 2012
PERUGIA
- Le Crete di Orvieto,Borgo Giglione di Magione eBelladanza di Città di
Castellocrescono di circa tre milioni di metri cubi. Col via libera agli
ampliamenti, le discariche diventano extra large e allontanano dall’Umbria lo
spettro dell’emergenza rifiuti che ha aleggiato sul cuore verde d’Italia nei
primi mesi del 2010.
Secondo
le stime del Piano regionale dei rifiuti, il sistema di raccolta umbro avrebbe
rischiato il collasso tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012, a meno che non
fossero stati varati provvedimenti in grado di completare il ciclo dei rifiuti
e quindi abbattere il problema della saturazione delle discariche. Quello
dell’amplia – mento delle cubature è un primo passo anche se nessuno, dalla
Regione in giù, nasconde la testa sotto la sabbia, ignorando che la soluzione
del problema debba essere ricercata altrove. Semmai c’è chi, come il
consigliere regionale Franco Zaffini, presidente del comitato di monitoraggio
in consiglio regionale, accusa palazzo Donini di tenere un “atteg - giamento
dilatorio, senza avere una visione di lungo periodo che affronti il nodo
cruciale del problema, ossia la chiusura del ciclo con l’individuazione del
sito per l’impianto di termovalorizzazione nel territorio perugino, peraltro
messo nero su bianco dal piano regionale dei rifiuti”. Il cuore del problema
rifiuti resta dunque legato alla condizione delle discariche. Sant’Orsola di
Spoleto arriverà a saturazione - sembra - entro metà del 2012, mentre le altre
discariche dovrebbero avere un’autonomia per i prossimi quattro o cinque anni.
Per questo, Zaffini lancia l’accusa alla Regione di avere temporeggiato.
Ricordando che i “pilastri” del piano regionale sono la termovalorizzazione
della frazione residua e la raccolta differenziata che tocchi quota 70 per
cento. E dell’applicazione delle sanzioni riviste per i comuni inadempienti
rispetto alle percentuali previste per la raccolta differenziata ha discusso
ieri la seconda commissione del consiglio regionale, che ha fornito il proprio
parere sulla proposta diregolamento predisposta dalla Giunta di palazzo Donini.
All’unanimità,
l’organismo di palazzo Cesaroni ha suggerito all’Esecutivo di prevedere, per i comuni
che non avranno conseguito gli obiettivi minimi di raccolta differenziata (65
per cento per il 2012) e quindi sanzionabili, la possibilità di concertare un piano
di rientro con la Regione atto a raggiungere gli obiettivi prefissati
prevedendo la rideterminazione, la quantificazione o l’annullamento delle
sanzioni nel caso di conseguimento dei risultati attesi. La richiesta formulata
dal presidente del Cal, Leopoldo Di Girolamo, era invece di una proroga al 31
marzo 2012 dell’applicazione delle sanzioni ai comuni inadempienti.
Soddisfatto
il presidente della Commissione, Gianfranco Chiacchieroni (Pd). Anche per il capogruppo
del Pdl, Raffaele Nevi, è importante che si proceda “per innalzare i livelli di
raccolta differenziata”. Nella legge regionale è previsto che, se a livello di
Ati (Ambiti territoriali integrati) non vengono conseguiti gli obiettivi minimi
stabiliti (65 per cento per gli anni 2012 e seguenti), sia applicata agli
stessi Ati una sanzione da 2 a 5 euro per ciascuna tonnellata di rifiuti
avviati a smaltimento in eccedenza, tenendo conto della popolazione del Comune,
della quantità procapite dei rifiuti prodotti e della quota di raccolta
differenziata.
Da IL GIORNALE DELL'UMBRIA dell'10-11-2011
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