NO AGLI INCENRITORI, SI ALLA DIFFERENZIATA

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venerdì 13 giugno 2014

PER UN NUOVO PIANO REGIONALE DEI RIFIUTI PER L'UMBRIA




La Regione Umbria e la maggioranza politica trasversale creatasi attorno al tema rifiuti sta determinando nei fatti una chiusura autoritaria del dibattito democratico: da anni molti comitati, singoli cittadini e associazioni si battono per l'avvio di una gestione virtuosa dei rifiuti, lottando per la chiusura di impianti nocivi come inceneritori e discariche, presentando alternative gestionali e tecnologiche all'attuale schema previsto dal Piano Regionale dei Rifiuti del 2009. La risposta del governo locale è stata la riproposizione esatta delle contraddizioni e degli indirizzi programmatici contro cui ci si batte da anni, disattendendo quanto dettato dalla convezione europea di Aarhus del 1998 che prevede il coinvolgimento dei cittadini nelle attività decisionali su temi ambientali.
Questa assenza di discussione pubblica è inoltre determinata dal fatto che sia quest'anno che il prossimo le scadenze elettorali condizioneranno l'effettiva possibilità di un nuovo Piano, vista la volontà conservatrice dell'attuale maggioranza trasversale,
Proprio la delibera che prevede la produzione e uso nel territorio regionale del CSS è la testimonianza di una ignavia politica e istituzionale, che non ha il coraggio di riaprire la discussione per il nuovo Piano e per costruire nuovi orizzonti strategici e gestionali, ma si accontenta subdolamente di “aggiornare” il piano scaduto nel 2013, senza affrontare con trasparenza l'opposizione dal basso delle tante realtà che sui rifiuti costruiscono mobilitazioni, saperi, conoscenza e partecipazione.
Noi ci battiamo perchè la truffa del CSS non passi anche in Giunta, come già in Consiglio malgrado la debole opposizione di pochi consiglieri (alcuni tra l'altro in parte possibilisti sulla sua produzione ma a condizione di mandarli fuori regione!), sancendo l'istituzionalizzazione della difesa dei poteri forti nella nostra regione, cementieri e inceneritoristi, e l’aprioristica negazione di altre soluzioni di riciclo delle frazioni residue a valle degli impianti di recupero che non solo esistono, ma producono e funzionano in molti territori non solo dell'Italia, senza generare nuovo combustibile e vincolando ancora una volta i rifiuti alla produzione di energia e non al riciclo come dovrebbero. E come le stesse direttive europee del resto indicano.
In questo modo, contro i reali interessi dei cittadini si favoriranno quegli amministratori pigri o distratti che non si impegnano davvero per la riduzione dei rifiuti, per estendere la raccolta differenziata di qualità e per la valorizzazione dei materiali recuperati; al contrario, verrà ulteriormente procrastinata la chiusura delle discariche con i connessi rischi per l’ambiente e la salute ed i cittadini non vedranno riconosciuto il diritto ad una tariffa puntuale che premi i comportamenti virtuosi e che faccia pagare solo i rifiuti che portiamo in discarica.
Temiamo che questa impostazione del governo regionale possa provocare una “emergenza rifiuti controllata”, che come sappiamo dalle esperienze nazionali si trasforma sempre in un grande volano di profitti per inceneritori e discariche. Già oggi i dati ufficiali ci presentano un quadro pre-emergenziale per la discarica di Borgogiglione, al servizio di tutta la Provincia di Perugia, che nel giro dei prossimi 3 anni potrebbe essere riempita. Ma gli amministratori, regionali e locali, hanno altro da pensare e soprattutto non vogliono prendere impegni e responsabilità per l’immediato futuro.
Con la conferenza stampa di oggi rilanciamo un processo aperto alla partecipazione, di riscrittura dal basso di un nuovo piano regionale dei rifiuti che abbia al centro non solo le popolazioni esposte agli impianti nocivi, ma tutti i territori che lavorano per una programmazione del ciclo dei rifiuti incardinata sulla Riduzione, recupero, riuso e riciclo di tutte le frazioni prodotte e il diritto ad una tariffa puntuale che premi i comportamenti virtuosi e che faccia pagare solo i rifiuti che portiamo in discarica.

Sabato 14 giugno Ore 11 , Sala della Partecipazione Regione Umbria, Piazza Italia


Osservatorio Borgo Giglione
Ass. "Un'altra Gubbio"
Coordinamento Regionale Rifiuti Zero
Comitato No Inceneritori Terni
ISDE Umbria
Movimento Difesa del Cittadino-MDC Perugia
Partecipano le Associazioni del Consumatori-Utenti aderenti al Consorzio CESAC